Swiftech MCRx20 “Quiet Power”, analisi nel dettaglio
Una volta scartato il radiatore possiamo procedere alla nostra analisi in dettaglio del prodotto.
Il radiatore risulta abbastanza leggero ma dà un’impressione generale di essere ben realizzato; presenta una struttura quasi interamente in ottone ad eccezione delle lamelle in rame. La struttura interna è a singola fila di canaline “2-pass” (a due passaggi) e abbiamo 12 canaline in totale (6 per ogni camera).
Il box su un lato riporta in rilievo il logo Swiftech ed è verniciato in maniera impeccabile (vernice acrilica ad alta durabilità) con una finitura in nero-satinato molto elegante.
Dal punto di vista delle connessioni, come detto e come riportato sulla confezione, ne troviamo solo 2, entrambe filettate G1/4”. In bundle sono forniti due tappi in plastica senza o’ring; sicuramente per Swiftech un punto in meno rispetto ad altre case che invece forniscono dei tappi in metallo con o’ring che possono essere anche utilizzati nel loop per chiudere ad esempio eventuali uscite o entrate non utilizzate (come quelle di top o vaschette).
Passando ad osservare la superficie lamellare possiamo dire che la verniciatura è realizzata abbastanza bene e non è troppo coprente, lasciando intravedere il classico color rame delle lamelle. D’altra parte, uno strato troppo spesso di vernice avrebbe potuto compromettere le capacità dissipanti del radiatore. Come si può notare, sotto i fori M3.5 delle viti non sono presenti protezioni fine corsa, anche per questo motivo sul foglio illustrativo si avverte l’utenza di non utilizzare viti diverse da quelle fornite in bundle perché si potrebbe appunto danneggiare il radiatore in maniera irreparabile.
Per quanto riguarda la densità lamellare essa è pari a 12.5 FPI e risulta abbastanza regolare.