Alphacool NexXxoS Monsta Full Copper Radiator 360, analisi in dettaglio
Una volta scartato il radiatore possiamo procedere alla nostra analisi in dettaglio del prodotto.
Che dire, in primis non si può non mettere subito in risalto la sua mole e il suo peso, tuttavia, pur trovandoci di fronte a un prodotto imponente, non mancano la qualità delle finiture e l’eleganza e la cura dei dettagli.
Il radiatore Alphacool NexXxoS Monsta 360 presenta una struttura quasi interamente in rame ad eccezione dei pannelli laterali del box in acciaio e delle filettature in ottone. Sono infatti in rame sia le canaline (5 per ogni camera, quindi 10 in totale per ognuna delle 4 file), che le camere e le alette (seppur riverniciate per ovviare all’inevitabile ossidazione del rame). Il tutto è racchiuso in un box di acciaio verniciato in maniera esemplare di un bel nero opaco che può essere personalizzato con gli adesivi forniti in bundle (altrimenti risulterà “anonimo” non essendoci riferimenti al costruttore e/o al modello).
Si dice che il nero una volta indossato contribuisca a snellire almeno visivamente chi lo indossa... che ne pensate in questo caso? Riesce a snellire questo radiatore da ben 80mm di spessore?
Dal punto di vista delle connessioni, come detto e come riportato sulla confezione, ne troviamo 6, tutte filettate G1/4” e coperte da tapp blu di gomma.
Nel dettaglio, sono 3 per ogni camera e per collegarlo al loop ne devono essere utilizzate ovviamente 1 per ogni camera.
Dal lato apposto troviamo la connessione aggiuntiva.
Può essere utilizzata per diversi scopi, che tuttavia sono comunque legati a come andremo a posizionare il nostro radiatore nel case e rispetto all’impianto.
Questa connessione, infatti, nel caso in cui installassimo il radiatore in verticale, con le altre connessioni rivolte verso il basso e quella aggiuntiva verso l’alto, può essere utilizzata come fillport per riempire l’impianto e anche come valvola di spurgo per il nostro impianto, facendo così uscire tutta l’aria che ovviamente tende ad uscire verso l’alto.
Viceversa, montando il radiatore verticale ma con le connessioni verso l’alto e la connessione aggiuntiva rivolta verso il basso, oppure in orizzontale (purché posto nel punto più basso del loop) , si può utilizzare per installare un rubinetto per poter, nel caso si abbia necessità, svuotare velocemente l’impianto.
Passando ad osservare la superficie lamellare possiamo dire che la verniciatura è realizzata abbastanza bene, anche se osservandolo da diverse angolazioni è chiaramente distinguibile il colore rame “originale” in particolare su un lato dello stesso, tuttavia non ci sentiamo di parlare di “difetto” ma piuttosto di verniciatura non proprio impeccabile, anche se a parere di chi scrive è piacevole perché ricorda che si ha a che fare con un radiatore “full copper”. D’altra parte, uno strato troppo spesso di vernice avrebbe potuto compromettere le capacità dissipanti del radiatore.
Guardando nel dettaglio queste foto si può notare come il profilo del radiatore è dotato di una doppia cornice e infatti sotto le filettature è presente un ripiano interno di protezione che ha appunto la funzione di fermare la corsa della vite prima che vada a danneggiare irreparabilmente le alette sottostanti.
E’ sicuramente un dettaglio ben pensato che può far stare più tranquilli gli utenti, anche se utilizzando le viti in dotazione e stando alle avvertenze del produttore (come avviene nella maggior parte dei prodotti delle aziende concorrenti) con le ventole specifiche, non c’è alcun rischio di fare danni.
La densità delle lamelle è pari a 11 FPI (fins per inch) e come detto in precedenza sono presenti su ogni lato 12 filettature M3 per permettere l’installazione di 3 ventole per ogni lato per un totale di 6 in un’eventuale configurazione push-pull. In questa configurazione il radiatore raggiunge lo spessore di ben 130mm: riuscire ad installarlo all’interno di un cabinet è tutt’altro che banale. Noi ci “limiteremo” a testarlo in configurazione push, in uno dei pochi cabinet in grado di accoglierlo.