Abbiamo eseguito per alcuni giorni i classici test per vedere come si comportava il mouse Pulsar Xlite Wireless. Vediamo nel dettaglio le nostre impressioni
Ergonomia
A livello ergonomico non c’è molto da dire o aggiungere a riguardo del Pulsare Xlite Wireless. Pulsar come per il modello cablato Xlite ha scelto una forma altamente ergonomica. Impugnato il mouse per la prima volta vi potrete accorgere come la mano poggerà in maniera del tutto naturale restituendo così un ottimo comfort di utilizzo anche per ore e ore.
La struttura del Pulsare Xlite Wireless risulta altamente solida e robusta seppur interamente forata. Sono assenti scricchiolii, flessioni della plastica in particolari punti o cedimenti di qualunque tipo. Pulsar adotta una shell davvero ottima che unisce non solo un’elevata rigidità ma anche un eccezionale peso complessivo. Il mouse pesa solo 59 g e risulta IL mouse wireless di tipo ultraleggero migliore del mercato.
Passando ai tasti il feedback è ottimale per tutti. Soprattutto i due principali che adottano switch meccanici Kailh GM 8.0 e restituiscono un click marcato e deciso in ogni circostanza. I tasti sono facilmente cliccabili e accessibili con una presa di tipo Palm o una Claw.
Game
Le prove in game si sono svolte con Overwatch, Battlefield V, Call Of Duty Modern Warfare e Black Ops Cold War. Il Pulsar Xlite Wireless con il sensore Pixart PAW3370 da 20.000 DPI sfoggia come suo solito tutta la precisione di tracking e velocità senza battere ciglio. Ogni gioco provato ha restituito prestazioni al top.
Il Pulsar Xlite Wireless con il suo peso complessivo di 59 g rende lo stesso il mouse di tipo Wireless migliore attualmente in commercio seguito a ruota dai classici e già conosciuti.
Durante le sessioni di gioco non ho davvero notato nulla di fuori posto.
Batteria
Passiamo all’autonomia dell’Xlite Wireless. Iniziamo col dire che Pulsar consiglia prima del primo utilizzo di ricaricare completamente la batteria del mouse. Il manuale riporta che la batteria full caricata restituisca il LED di colore Verde (carica dunque) ma ciò non potrà mai accadere in quanto è presente un bug nel firmware (chiamiamolo così) e si attende il rilascio di una nuova versione a breve. Similmente è presente un bug anche nel software che non legge correttamente lo stato percentuale della batteria e quindi da uno stato del 100% potreste ritrovarvi il mouse quasi scarico o morto in mano.
Diciamo che Pulsar avrebbe dovuto correggere queste mancanze prima di rilasciare il mouse sul mercato. C’è da dire però che l’autonomia in se rimane comunque valida. Abbiamo potuto utilizzare il mouse per circa 5 giorni di uso sostenuto e con LED attivo con effetto respiro prima che ci ‘’morisse’’ in mano di colpo. In questo primo caso il valore delle 70 ore stimate non è rispettato.
Disattivando il LED sul PCB (che indica anche la risoluzione DPI in uso) la situazione è cambiata e siamo arrivati a completare una settimana senza che il mouse fosse ancora scarico. Quindi è facile intuire che come per altri brand con l’unico piccolo LED con effetto di illuminazione attivo l’autonomia è minore.
Dunque, attendiamo con ansia che Pulsar rilasci un fix/firmware quanto prima in modo da avere un mouse possa performare al 100% e non al 90% (causa bug).