Abbiamo eseguito per alcuni giorni i classici test per vedere come si comportava la tastiera HyperX Alloy Origins Core. Vediamo nel dettaglio le nostre impressioni.
Ergonomia
L’HyperX Alloy Origins Core è sì la versione TKL ergo priva del tastierino numerico ma ciò non limita un utilizzo Office o di digitazione. Soprattutto in ottica dell’adozione degli switch meccanici HyperX Aqua controparte degli switch CHERRY MX Brown la digitazione risulta ‘’controllata’’ e bilanciata. Coloro che reputano i Red troppo veloci e poco precisi e i Blue giusti ma troppo rumorosi gli Aqua sono la via di mezzo per soddisfare le esigenze degli uni e degli altri. La Alloy Origins Core con lo chassis in alluminio e i tre livelli di regolazione dell’altezza assicura comfort e solidità oltre ogni aspettativa. Poggiata sul piano di lavoro la Alloy Origins Core non si muoverà di un millimetro. I tasti multimediali non dedicati permettono comunque un utilizzo agevole della riproduzioni musicale senza dover Alt-tabbare per passare al player musicale.
Game
Le prove in game si sono svolte con Overwatch, Call Of Duty Modern Warfare e Battlefield V. L’HyperX Alloy Origins Core riesce ad offrire e garantire diversi aspetti che risultano a mio avviso fondamentali ad un videogiocatore. Si inizia con lo chassis in alluminio che offre massima robustezza e qualità; al formato Tenkeyless ideale per ottimizzare posizionamento e spazi in game; alla combinazione degli switch meccanici HyperX Aqua che garantiscono un perfetto bilanciamento tra reattività e feedback in questo caso tattile e all’ormai lontano ricordo del ghosting per cui premere diversi tasti contemporaneamente non sarà più un problema. La retroilluminazione RGB massimizza infine l’esperienza ludica e visiva durante sessioni notturne. Il Kit HyperX Double Shot PBT sarà infine la ciliegia sulla torta per quanto riguarda durata nel tempo e effetto visivo per la retroilluminazione RGB.