Packaging e primo contatto
La confezione è solida e molto ben rifinita. Il design rispecchia lo stile militare, richiamato anche dalla Mainboard stessa. Le informazioni, principalmente sul retro della confezione, danno un assaggio del grosso lavoro di progettazione fatto e della fascia di prodotto ove si colloca la GIGABYTE G1.Sniper 3 in termini di tecnologie, feature implementate ed utility a corredo.
L’interno della confezione è diviso in due scomparti; nel primo è presente la scheda madre visibile dalla finestra d’ispezione.
La veste grafica della G1.Sniper 3 è caratterizzato dalle tinte del PCB in grigio fumo sul quale risaltano gli slot e diversi elementi della scheda madre di colore verde.
Il layout è ben ordinato. Lo spazio presente tra i 4 slot di espansione è sufficiente per installare schede grafiche equipaggiate con voluminosi dissipatori dual slot, come la serie GV-N680xx oppure GV-N690D5 di casa GIGABYTE. Sarà quindi possibile realizzare un sistema Quad Sli/CrossFireX. Del resto il Form Factor della G1.Sniper è E-ATX ossia 30,5 x 26,4. Consigliamo particolare attenzione alla compatibilità ed allo spazio del case dove sarà inserita.
In questa foto, sicuramente catturerà la vostra attenzione la presenza delle doppie porte Ethernet. Soffermatevi sulla qualità dei condensatori nonché sulle flange dissipanti dei mosfet collegate tra loro tramite Heat pipe.
Nel bundle è presente anche una stampa in formato A2 che fa da cornice ai toni accattivanti della scheda arricchendone il bundle.
La quantità di accessori forniti rendono l’idea del livello qualitativo e del prodotto che GIGABYTE ha riservato all’ammiraglia per il settore Gamers.
Mettiamo in evidenza, oltre alla consueta cavetteria, la schedina di comunicazione WiFi in standard a/b/g/n e Bluetooth 4.0, il ricco manuale nonché il supporto ottico contenenti i driver/software, Bridge SLI e CrossfireX. E’ presente anche un frontalino con 2 porte USB 3.0 da connettere a uno dei due header della mobo e messi a disposizione tramite HUB VIA VL810.
Per finire, molto utile la staffa che replica 2 porte eSATA più un connettore molex per il collegamento e l’alimentazione di hardisk esterni compatibili con tale standard.
Infine, foto di gruppo per i Bridge presenti in bundle (2-way, 3-way e 4-way SLI !).
Veniamo ora all’analisi del cuore della G1.Sniper 3. Ecco inquadrata la zona socket a cui le flange dissipatrici fanno da cornice. Notate le 15 induttanze R36 collegate ai Mosfet nascosti sotto le flange che compongono il VRM che alimenta la zona socket. Le fasi, ricordiamo sono a controllo totalmente digitale, in totale 15 così suddivise: 12 per il VCORE + 2 per la sezione VTT/IMC ed 1 riservata alla sezione iGPU della CPU. Le fasi, sono composte ciascuna da tre mosfet, 2 per la sezione high (Renesas K03B7 in grado di erogare 30A di corrente ciascuno) e da uno per la sezione low (Renesas K0393 da 40A). Le fasi sono controllate tramite segnale PWM dal chip IR3567.
Non senza sorpresa, notiamo che i mosfet K0393, sono posizionatinella parte sottostante del PCB, per semplificare il layout della scheda. La bassa resistenza Drain-Source (Low Rds(ON) ) e il PCB da 2oz di rame assicurano basse temperature di esercizio senza la necessità di un altro dissipatore in questa zona. L’utilizzo dei Driver Mosfet, che integrano tutti questi componenti in un solo IC semplificherà notevolmente il layout delle nuove schede madri Ultra Durable 5. In questa zona notiamo inoltre dei controller IR3598 utilizzati per raddoppiare il numero di fasi che l’IR3567 è in grado di gestire (di base solo 6+2).
Particolare messo a nudo dello Switch PCI-Express PEX 8747 ad alte prestazioni e bassa latenza. La sua funzione è quella di sostenere ed amministrare l’intenso traffico tra le schede connesse agli slot PCI Express, mantenendo al contempo una latenza estremamente bassa. Ricordiamo infatti che le CPU Ivy Bridge sono dotate di due soli link PCI Express 3.0 x8, mentre la G1.Sniper 3 ne mette a disposizione ben quattro, grazie appunto allo Switch PEX 8747 che smista il traffico da e verso la CPU ai 4 slot presenti. Lo switch è purtroppo collegato direttamente alla CPU, ciò significa che anche quando non è necessario, ovvero anche in presenza di una sola scheda video, ci sarà una latenza introdotta dallo switch stesso e ciò come vedremo inciderà negativamente sulle performance grafiche con singola scheda. D’altra parte, non è questo il target di utilizzo di una scheda madre da circa 300€! In configurazione multi-GPU, la G1.Sniper 3 darà il meglio di sé, grazie anche al nuovo standard PCI Express 3.0 che permetterà di avere a disposizione una elevata bandwidth anche in configurazioni a 4 schede video, a condizione ovviamente di utilizzare CPU (Ivy Bridge) e schede video (28nm) che supportano tale standard.
Il Pannello Posteriore I/O è molto ricco. Partendo da sinistra, troviamo il primo blocco comprendente un attacco PS2 misto per tastiera/mouse e sotto 2 porte USB 3.0. Seguono 2 connettori VGA e DVI-D per l’uscita del segnale video. Proseguendo, nell’ottica di portare all’esterno il segnale video proveniente dalla GPU integrata nei processori Ivy Bridge, notiamo l’attacco HDMI e quello DisplayPort. I successivi 2 blocchi offrono un totale di altre 4 porte USB sempre in standard 3.0 e 2 porte Ethernet, una servita dal chipset Intel e l’altra “LAN Killer” dal chip Qualcomm Atheros killer E2201, entrambe in standard Gigabit. La scelta di utilizzare due porte Ethernet è per garantire all’utente ampia scelta sulla connettività via LAN. Il controller Qualcomm garantisce teoricamente prestazioni migliori, mentre il controller Intel è stato mantenuto per favorire la compatibilità. Purtroppo, data l’eterogeneità dei controller, non è supportata la funzionalità di “port teaming” anche chiamata “link aggregation” per permettere di raddoppiare la bandwidth da e verso la scheda sfruttando contemporaneamente le due connessioni disponibili. Per finire il blocco delle 5 porte jack riferite ai segnali audio più una porta ottica/digitale SPDIF.
Ecco l’insieme degli slot di espansione PCI-Express/PCI. Notate il notevole numero di slot nonché lo spazio lasciato intelligentemente per le schede video dai progettisti. In totale abbiamo 6 slot PCI-Express (di cui 4 x16) più 1 slot in standard PCI, per ospitare vecchie schede compatibili con tale standard.
La scheda è certificata sia con lo standard SLI di Nvidia che CrossFireX di AMD. Le combinazioni permettono molteplici configurazioni: 4-way / 3-way / 2-way AMD CrossFireX / NVIDIA SLI.
In linea con il 4° slot c’è la classica batteria tampone. Alla sua destra vi mostriamo la macro dei 2 chip BIOS nonché di 2 chip-switch ASM1480 che amministrano i segnali presenti lungo i vari slot PCI-Express in standard 3.0.
Procediamo lungo il perimetro inferiore, dove troviamo i connettori che replicano sullo chassis le varie porte di espansione. Dalla sinistra troviamo il connettore F_Audio per replicare sullo chassis i vari attacchi accessori. Proseguendo abbiamo 2 attacchi FireWire IEEE1394.
Poi troviamo altri 2 connettori per altre 4 porte USB 2.0. Di seguito il connettore F_Panel mentre subito adiacente alla sua destra l’interruttore per switchare il boot tra i 2 BIOS.
Sempre da sinistra, un attacco FAN per ventola a 3 pin. Continuando, il connettore TPM (Trusted Platform Module Header) ed un altro attacco per ventola.
Per finire il connettore F_USB30_1 che collegato al pannellino fornito in bundle replica 2 porte USB3.0.
Cambiamo lato, dove troviamo il gruppo di porte SATA così suddivise: le 4 grigie sono in standard SATA3 6Gb/s servite dal controller Marvell 88SE9172, le 4 nere sono in standard SATA2 3Gb/s servite dal controller Intel Z77, in quale gestisce anche le 2 bianche che però sono compatibili con lo standard più veloce SATA3 6Gb/s.
Macro del connettore mSATA pilotata dall’HUB Z77 Intel.
Inquadrata la OC-PEG, ossia il connettore supplementare SATA Power ATX4P utile e consigliato per fornire ulteriore corrente alle schede grafiche in una configurazione particolarmente spinta con la presenza di 3 o 4 schede in condizioni estreme di overclock.
In questa foto, il classico connettore di alimentazione ATX a 24 Pin:
Questa è la sezione più interessante della G1.Sniper 3, soprattutto per gli overclockers che operano utilizzandola “a banco”. Al centro cattura tutta l’attenzione il tasto di accensione rosso, nonché il display a 2 cifre per la diagnostica di boot ed i punti di lettura delle tensioni rispettivamente delle varie sezioni della CPU (VTT, PLL, VCORE, VSA, VDIMM e PCHIO). Interessanti anche i due micro pulsanti sulla destra. Quello nero per le operazioni di Clear CMOS mentre l’altro per il Reset immediato. In alto un altro attacco per ventole.
In foto, il quadro d’insieme della sezione dedicata alle memorie in standard Dual Channel.
Interessante questa sezione, perché oltre al classico connettore di alimentazione supplementare ad 8 Pin, troviamo la presenza di altri 2 punti di lettura della tensione.
La macro del chip HUB VL810 che da una singola porta USB3.0 è in grado di replicare 4 porte USB sempre 3.0.
In foto il classico LGA 1155 chiamato anche Socket H2 compatibile con la serie precedente di processori Sandy Bridge e con la nuova serie a 22nm Ivy Bridge.
In primo piano, la sezione audio del chip Creative CA0132, protetta dalle emissioni elettromagnetiche emesse dalle altre componenti tramite una recinzione di metallo collegata a massa. In questo modo si mantengono i segnali esenti da eventuali disturbi. Altro componente in foto, il controller IEEE1394 VIA VT6308P.
Il componente ITE IT8892E funge da controller PCI sullo slot precedentemente menzionato, dal momento che Intel ne ha eliminato il supporto dai suoi chipset.
Passiamo adesso ad esaminare il BIOS nella sua struttura software.