FRITZ!Box 4020: uno sguardo da vicino
Possiamo ora analizzare il FRITZ!Box 4020. Come vediamo, il design dei prodotti FRITZ! di AVM è rimasto invariato negli anni garantendo una sorta di marchio di fabbrica che li caratterizza e distingue dai concorrenti. Al solito troviamo un design quasi spaziale datoci da forme curvilinee e fori per la dissipazione dell’Hardware interno nonché da queste due pinne poste ai lati nella parte superiore del prodotto. La colorazione del prodotto è come sempre grigia per il 90% della superficie del prodotto ed un 10% di rosso posto nella parte centrale superiore dove risiedono anche i LED di stato ed altri riferimenti e tasti che vedremo a breve. Le dimensioni del modello FRITZ!Box 4020 sono di 166 x 120 x 48mm rendendolo così poco più grande di un palmo di mano. La struttura/chassis del FRITZ!Box 4020 è al solito in plastica rigida.
Dando uno sguardo più dettagliato alla parte superiore del FRITZ!Box 4020, troviamo nella parte destra la serigrafia del nome della serie di prodotti scelto da AVM mentre nella parte sinistra due tasti ‘’WPS’’ e ‘’WLAN’’. I due tasti ci permetteranno rispettivamente di avviare una connessione WiFi sicura e di attivare o disattivare il modulo WiFi nel caso sfruttassimo solo una rete cablata, priva dunque di dispositivi wireless.
Infine nella parte frontale troviamo ben sei LED (di colore giallo) di stato che ci indicheranno in ordine, da sinistra a destra, stato di funzionamento, collegamento ad Internet, collegamento attivo/spento della rete WiFi, collegamento LAN, ed infine LED info, il quale ci potrà segnalare differenti eventi che potremo impostare dal pannello di gestione del FRITZ!.
Spostiamoci ora ai lati del FRITZ!Box 4020 dove nel lato destro non troviamo nient’altro che i fori per il ricircolo di aria all’interno dello chassis del router mentre nel lato sinistro troviamo l’unica porta USB 2.0 presente sul router. Con tale porta USB potremo collegare Pen Drive, stampanti, Hard Disk esterni o Internet Key per il collegamento ad Internet. A seconda del dispositivo connesso potremo poi accedere sempre al pannello di gestione e sfruttare la funzione NAS o altre funzioni quali servizi FTP, SMB e così via.
Portandoci nel retro del router FRITZ!Box 4020, troviamo finalmente la dotazione di ingressi presenti. Al solito partendo con ordine, da sinistra a destra, troviamo quattro ingressi RJ-45 in standard 10/100 (quindi non Gigabit LAN e privi di LED di stato) di colore giallo, l’ingresso WAN di colore blu ed infine il connettore per l’alimentatore a 12V. Avrete immediatamente notato come sia assente un tasto di accensione/spegnimento. Per alcuni non sarà un problema in quanto spesso prodotti simili vengono posti in una stanza/postazione accesa 24/24 ma per altri potrebbe essere limitante la non possibilità di spegnere il FRITZ!Box 4020 quando non ne avremo bisogno o al termine della nostra attività al PC. Seppur il FRITZ!Box 4020 assorba soltanto dai 2 ai 7 Watt, potrebbe comunque essere un dispendio energetico inutile per coloro che non sfruttano proprio tutte le caratteristiche offerte dal FRITZ!. Molti potrebbero dunque obiettare chiedendosi a che pro comprare un prodotto del genere se non si dovessero sfruttare tutte le caratteristiche offerte e si potrebbe rispondere che ognuno può trovare interessante utilizzare anche solo una, due funzioni.
Capovolgendo il FRITZ!Box 4020 possiamo dare uno sguardo anche alla parte inferiore che è caratterizzata per la presenza di quattro piedini in gomma per stabilizzare il router sul piano di appoggio. C’è la possibilità di installarlo anche a muro, risparmiando spazio (previo acquisto di fischer e viti non incluse nel bundle). Infine, al solito, è presente un adesivo di generose dimensioni con riportati i dati per l’accesso al pannello di gestione, la chiave di cifratura standard, il serial number ed altre info.
Qui invece possiamo osservare al meglio il design dei prodotti FRITZ!, in questo caso del FRITZ!Box 4020 che somiglia a tutti gli altri prodotti della famiglia FRITZ!Box fatta eccezione per dimensioni e caratteristiche.
Ora, dopo aver analizzato il router esternamente, passiamo all’analisi del pannello di gestione che il prodotto ci mette a disposizione.